Mimmo Vita Intervista la Presidente FederUnacoma, Mariteresa Maschio

Oltre 346mila presenze, di cui 63mila estere da 150 Paesi, giunti a Bolognafiere per conoscere le tecnologie più innovative per ogni tipo di agricoltura. Anche se la congiuntura economica frena il mercato delle macchine agricole a livello globale, la rassegna dell’EIMA, conclusasi ieri sera, non conosce battute d’arresto e registra il suo massimo storico. “La domanda di meccanizzazione resta potenzialmente molto alta – spiegano gli organizzatori di FederUnacoma – e il mondo agricolo ha bisogno da subito di conoscere le innovazioni e di pianificare i propri investimenti”.
Il record di affluenze, che conferma EIMA evento di riferimento a livello mondiale, premia le 1.750 industrie espositrici che l’hanno scelta come vetrina per presentare la propria gamma, le novità di prodotto e i “concept” per il futuro.
Macchine, attrezzature e componenti – dalle trattrici alle mietitrebbiatrici, dalle attrezzature per la lavorazione del terreno alle macchine per i trattamenti e la raccolta, dai mezzi forestali a quelli per il gardening e la cura del verde – sono state in mostra dinnanzi ad una folla di operatori economici, agricoltori, contoterzisti e tecnici, ma anche studenti e appassionati.
Riflettori puntati su robot, droni, tecnologie digitali e sistemi di intelligenza artificiale che rappresentano la nuova frontiera dell’agromeccanica, e che già oggi sono in grado di rispondere alle sfide della sicurezza alimentare, della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici.
“Ad EIMA abbiamo accolto visitatori da ogni parte del mondo – spiega Mariateresa Maschio, Presidente di FederUnacoma, la federazione italiana dei costruttori che è organizzatrice della rassegna – e abbiamo cercato di analizzare l’evoluzione della domanda sui mercati tradizionali dell’Europa e dell’America, sui mercati emergenti dell’India e della Cina e su quelli di nuova meccanizzazione del Sud-Est asiatico e dell’Africa”. “In ogni regione del mondo ci sono modelli di agricoltura differenti – aggiunge la Presidente di FederUnacoma – e il compito dell’industria agromeccanica è offrire soluzioni tagliate su misura”. “La nostra esposizione si è svolta in un momento non facile per il mercato, che risente della congiuntura economica sfavorevole, dell’incertezza sui mercati internazionali e della transizione verso un nuovo sistema di incentivi – ha detto Simona Rapastella, Direttore Generale di FederUnacoma – eppure la rassegna non conosce crisi e raggiunge un risultato straordinario”. “Chiunque opera in agricoltura sa che le nuove tecnologie sono indispensabili – ha aggiunto – e che occorre conoscerle da vicino e pianificare gli investimenti, insomma entrare nel vivo della ‘innovation factory’ ed esserne protagonisti”.

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