Biologico

L’Italia è fra i principali produttori bio al mondo, con circa 2 milioni di ettari coltivati a biologico, cresciuti fra il 2017 e il 2018 del 6,5%, e occupa il secondo posto in Europa. B/IOpen che aprirà i battenti domani e dopodomani, una due giorni dedicata al settore biologico dalla Fiera di Verona, sarà un evento che guarda dal lato espositivo a tutta l’area produttrice del mediterraneo e a quella del Nord Europa per il segmento vendita e consumo. E punta, attraverso i contenuti, ad offrire opportunità di business agli operatori professionali in un settore in continua crescita e costante evoluzione, che nel mondo genera un fatturato di 92 miliardi di euro.
In questo scenario, regione e Veneto Agricoltura propongono una vera e propria maratona dedicata al biologico quella che Regione Veneto e Veneto Agricoltura con CSQA proporranno in Fiera a Verona martedì 9 e mercoledì 10 novembre in occasione di B/Open, la kermesse rivolta agli operatori del food certificato biologico. Nei due giorni della manifestazione, nella saletta all’interno dello stand regionale (padiglione 12, area B3), saranno in programma dei focus dedicati ad alcune iniziative che le Istituzioni regionali stanno realizzando in tema di biologico.
Gli incontri, che potranno essere seguiti anche in diretta sulla pagina Facebook di Veneto Agricoltura, si svolgeranno in modalità dinamica, tipo talk show, ciascuno condotto da un esperto che si avvarrà della presenza di alcuni ospiti.
Si comincia martedì 9 novembre alle ore 11:00 con un focus condotto da Silvano Cossalter di Veneto Agricoltura dedicato al progetto “BeeDiversity”, una interessantissima iniziativa del Programma europeo Interreg Italia/Slovenia il cui obiettivo è quello di monitorare e salvaguardare l’ambiente delle api. Nello specifico, l’attenzione verrà posta sull’uso delle arnie elettroniche già attive nel Veneto (quella dell’Agenzia regionale è sita presso l’azienda sperimentale di ValleVecchia di Caorle, Ve), e sui dati che queste offrono ai tecnici e agli apicoltori.
Alle ore 14:00, Lorenzo Furlan (Veneto Agricoltura) si confronterà con vari esperti in tema di difesa integrata in agricoltura biologica, un tema che sempre più sta interessando e coinvolgendo gli agricoltori. Infine, alle ore 15:30, Michele Giannini (Veneto Agricoltura) focalizzerà l’attenzione sulle nuove varietà di “vitigni resistenti” e come queste possono aiutare la coltivazione biologica della vite.
Il giorno seguente, mercoledì 10 novembre alle ore 11:00, Valerio Bondesan (Veneto Agricoltura) con i suoi ospiti punterà i riflettori sul progetto “Agromix”, che si sviluppa nell’ambito del Programma europeo Horizon 2020, incentrato su un’agricoltura più sostenibile. In pratica, la volontà è quella di andare oltre il modello “intensivo” di agricoltura e allevamento per cercare una maggiore sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica e sociale, valutando in campo sistemi dinamici agroforestali, ovvero colture+alberi, e misti, che includono forme di allevamento estensivo. Si tratta di una sfida complessa, non facile ma che trova nell’agricoltura biologica un modello precursore di successo.
La giornata proseguirà con il focus delle ore 14:00 condotto da Gabriele Zampieri (Veneto Agricoltura) dedicato al comparto del latte biologico. A questo proposito, è interessante sottolineare che, secondo stime recenti sugli acquisti, oltre la metà delle famiglie italiane consumano almeno una volta alla settimana un prodotto bio. Tra questi, il latte bio e i prodotti caseari con latte bio sono sempre più presenti ed è per questo che Veneto Agricoltura sta avviando un’indagine sulla produzione di latte bio nella nostra regione con interviste ai produttori sulla loro realtà produttiva, sulle problematiche e prospettive di mercato. Il focus si concentrerà proprio su questi aspetti, partendo dal presupposto che i produttori lattiero-caseari veneti bio sono oltre un centinaio sommando quelli bovini, caprini e ovini.
La maratona regionale sul biologico si concluderà con il focus delle ore 15:30 condotto da Davide Troncon (CSQA) dedicato alla valorizzazione dei prodotti del Cansiglio (TV-BL). Un tema, questo, di grande interesse considerato che la tutela della biodiversità, la qualità dei prodotti ed il benessere animale rappresentano sempre più valori apprezzati e richiesti dal consumatore, sempre più attento alle tematiche della sostenibilità. Ed è proprio in questo contesto che si è inserito il progetto di CSQA di valorizzazione dei prodotti lattiero-caseari dell’Altopiano Tambre-Spert-Cansiglio, che ha verificato l’attenzione dei produttori locali a queste tematiche tramite un “pacchetto” integrato di certificazioni che vanno a completare il percorso virtuoso dell’altopiano Cansiglio che, primo in Italia, si è nel contempo certificato per i Servizi Ecosistemici PEFC per la tutela della Biodiversità forestale.

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