Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai quasi la norma, con una più elevata frequenza di manifestazioni violente e sfasamenti stagionali. Il 2021 ha fatto segnare lungo tutta la Penisola quasi 6 eventi estremi al giorno tra bombe d’acqua, grandinate, trombe d’aria, bufere di neve ma anche siccità, ed inoltre si classifica nella top ten dei più caldi in Italia dal 1800. Sono dati dell’European Severe Weather Database (Eswd, elaborazione Coldiretti), che tengono conto anche dell’impennata delle temperature a Capodanno. Il 2021 dal punto di vista climatologico fa segnare una temperatura superiore di 0,74 gradi la media storica (dati Isac Cnr relativi ai primi undici mesi dell’anno), ponendosi al nono posto tra i più caldi mai registrati.
Coldiretti indica poi che quanto sopra ha fatto salire il bilancio dei danni nelle campagne a causa del gelo in primavera, una estate divisa tra caldo africano e violenti temporali che hanno continuato ed colpire città e campagne in autunno e di un inverno bollente.
L’agricoltura paga fortemente le conseguenze dei cambiamenti climatici; si tratta di una nuova sfida per le imprese del primario che dovranno imparare ad interpretare gli effetti delle novità climatologiche sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.

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