Cibus è il salone internazionale dell’alimentazione organizzato da Fiere di Parma e da Federalimentare dove, fino al 6 maggio, esporranno i propri prodotti oltre 50mila operatori della distribuzione e della ristorazione, 2mila gli acquirenti stranieri, provenienti soprattutto da Stati Uniti d’America, Europa, Medio Oriente, Sud America e più di 3mila aziende italiane.
Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli ha inaugurato l’evento che ritorna nelle date storiche, ed è la prima fiera che “gode” delle novità covid di Maggio.
Tra i temi principali “sul piatto”: la guerra in Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale che sta condizionando anche il settore alimentare. Gli aumenti del gas e delle materie prime e i problemi logistici stanno infatti mettendo a dura prova la filiera alimentare italiana.
Da segnalare la costante crescita della domanda di agroalimentare italiano nel mondo che vedono USA a +14,3%, Cina +32,7%, Corea del Sud +30,7%, Cile +50,5%, Sud Africa +21,2%, Polonia +21,4%, Spagna +19,6%, Germania + 6,7%, Francia +7,1% (dati Federalimentare su base Istat, gennaio/novembre 2021).
Tra le novità dell’edizione 2022 circa mille prodotti che le aziende stanno immettendo nei mercati. Secondo gli organizzatori, i trend di quest’anno sono incentrati sulla salute e il benessere, il gusto e le nuove combinazioni di ingredienti, sulla territorialità e sui packaging sostenibili. I prodotti più innovativi – dal prosciutto di Parma da suini nutriti con semi oleosi ricchi di Omega 3 ai filetti di alici con il 25% di sale in meno – saranno esposti nell’area ‘Cibus innovation corner’. Durante la fiera sono previsti due dibattiti sulle buone pratiche dell’industria e della distribuzione e sulle sfide del settore di fronte alle tensioni geopolitiche e alla transizione ecologica.

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