Alla fine, questa è la conclusione degli studi e delle analisi:”Il lungo Appassimento, come praticato dai nostri nonni, è quello che ci consegna il migliore Amarone, con la sua originale ‘illusione di dolcezza’ unica e inimitabile. La deroga al disciplinare ha permesso in questa annata di pigiare dall’inizio di novembre. Noi abbiamo atteso, come di consueto, fine gennaio inizio febbraio, senza forzature, secondo ritmi naturali, rispettando, precisa Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, Il gusto del tempo (titolo del film di Andrea Segre che racconta l’anima di Masi e del suo Amarone https://www.youtube.com/watch?v=dZX9qEznvdM )”.

Quindi, dopo quattro lunghi mesi invernali di lento Appassimento, le selezionate uve dei vigneti collinari in Valpolicella Classica iniziano la delicata fase di fermentazione, e regaleranno i pregiati Amaroni Costasera, Riserva Costasera, i cru Campolongo di Torbe e Mazzano, e il Vaio Armaron delle Tenute Serego Alighieri.

“L’Amarone è originale anche nella valutazione delle sue annate” precisa Andrea Dal Cin, direttore tecnico di Masi. “Un grande Amarone è sempre il frutto dell’alta qualità delle uve in vendemmia e di una attenta conduzione delle fasi di Appassimento”, come per quella 2022, la 250^ della storica cantina di Gargagnago di Valpolicella (VR).

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