Nel 2050 il nostro pianeta sarà abitato da 10 miliardi di persone, con un conseguente aumento nella domanda di cibo. Eppure, la disponibilità di acqua dolce, risorsa fondamentale per l’agricoltura, è sempre più limitata, anche a causa dei cambiamenti climatici che minacciano di aggravare la pressione sulle risorse idriche. In questo scenario gli agricoltori devono poter contare sugli strumenti che la scienza sta mettendo loro a disposizione.
Secondo una ricerca condotta da HFFA Research, dal 2000 a oggi la selezione di varietà in grado di resistere meglio agli stress idrici ha consentito di risparmiare quasi 50 miliardi di metri cubi d’acqua nell’Unione Europea, ha dichiarato Eugenio Tassinari, Presidente di Assosementi.
Le TEA, Tecniche di Evoluzione Assistita, aiuterebbero il nostro comparto, prosegue Tassinari, a migliorare questi risultati in modo sostanziale e veloce. Grazie alle TEA sono stati già ottenuti pomodori capaci di accumulare vitamina D, resistenti allo stress salino e idrico e a infestanti, ma anche frumento in grado di aumentare le produzioni e resistente a malattie fungine, mais resistente alla siccità, barbabietola resistente alle principali virosi, colza resistente alla rottura del baccello..
Oggi, altro esempio, il settore sementiero è in grado di offrire varietà innovative, come il mais che anticipa la fioritura senza subire i periodi di maggiore stress idrico, consentendo agli agricoltori di evitare la perdita dei raccolti e di risparmiare risorse per l’irrigazione.
Si tratta solo di alcuni esempi per ora disponibili presso i centri di ricerca, ma che potrebbero contribuire a vincere la sfida di aumentare le rese in maniera sostenibile, o comunque di mantenerle invariate anche in condizioni avverse, in tempi molto più brevi rispetto a quelli oggi necessari per selezionare una nuova varietà.
Le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) sono quindi una straordinaria occasione per l’agricoltura di contribuire alla sostenibilità delle produzioni e al raggiungimento della sicurezza alimentare. Questi preziosi strumenti permettono infatti, come abbiamo visto, ha concluso Tassinari, di selezionare nuove varietà più adatte al cambiamento climatico e più resistenti agli stress idrici.

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