Suber è il progetto di recupero e valorizzazione della granina di tappi di sughero usati che diventano arredamento e accessori di alto design, quest’anno più che mai pensati per il mondo del vino. L’ottica di Amorim Cork azienda leader che lo ha lanciato, è quella di generare una economia circolare propria del sughero, all’interno del concetto di economia circolare più vasto: questa materia prima, dono di Madre Natura, già utilizzata in veste di tappo e poi tritata per il recupero, torna in cantina sotto nuove vesti, quelle di un complemento di arredo ricercato e funzionale.
 
Il sughero dimostra, quindi, di rappresentare un valore premium, imbattibile baluardo della sostenibilità ambientale e, attraverso le politiche dell’azienda, elevato anche a difensore della sostenibilità sociale, attraverso molteplici iniziative. È utile ricordare che il sughero si ricava dalle querce “sughere”, è quindi un materiale naturale, antico e moderno, che va utilizzato e salvaguardato. Interessante anche l’iniziativa che Amorin in Portogallo, dove ha sede la casa madre, è pioniera di un progetto di riforestazione unico nel suo genere e nei 4 anni in corso sta piantando 1,5 milioni di nuove querce da sughero, di cui 400.000 solo nel 2024. Un progetto lungimirante, dati i tempi richiesti da una quercia per crescere, che ben rappresenta l’azienda con l’antico proverbio greco: “Una società diventa grande quando gli anziani piantano alberi sapendo che non siederanno mai sotto la loro ombra”.  Un tema caro ovviamente anche ad Amorim Cork Italia: la superiorità del tappo in sughero, per tutela tecnica, perfezione sensoriale, esperienza premium data ai vini, ma anche per cultura e storia.
 
In Italia Amorim Cork ha sede a Conegliano (TV, ed ha come attività principale la distribuzione di chiusure, i tappi, in sughero, dove è leader75 dipendenti, oltre 633 milioni di tappi venduti nel 2023 per un fatturato di 77 milioni di euro, +2,5%). I dati economici, infatti, vedono ben 77 milioni di euro di fatturato, pari a un +2,5% di crescita rispetto all’anno precedente. Significa che l’azienda ha venduto, nel solo 2023, 633 milioni di tappi in sughero a 3.700 cantine.
 
Va detto che il settore enologico è stato caratterizzato da un calo dei consumi di vino, dovuto anche alla scarsa capacità di spesa degli italiani, tra i primi consumatori di quello prodotto entro i confini del Paese (si calcola che circa il 50% della produzione italiana sia venduta appunto all’interno). Nonostate ciò, Carlos Veloso dos Santos, AD di Amorim Cork Italia, sottolinea che l’azienda “ha sempre investito di più, convinta che sia necessario seminare per un futuro fruttuoso”.
 
Tra le iniziative, si appresta a festeggiare i 25 anni della sua presenza in Italia, investendo in un ampliamento della sede operativa che, dai 3.600 mq iniziali arriverà a ben 8.000 mq, il tutto senza mai fermare la filiera, anzi, con una previsione di aumento della capacità produttiva del 50% a fine 2024. Rimane inoltre rilevante la possibilità esclusiva di certificare i crediti di CO2 dei propri tappi. Un nuovo traguardo per la sostenibilità è stata infatti la revisione del disciplinare VIVA (Programma del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che dal 2011 promuove la sostenibilità del comparto vitivinicolo italiano) che prevede l’uso dei fattori di emissione carbonica calcolata dai produttori di packaging al posto dei dati standard, migliorando le prestazioni climatiche delle bottiglie di vino. Significa che Amorim Cork Italia può rendicontare il bilancio di CO2 a chi sceglie le sue chiusure in sughero, la cui carbon footprint viene rilevata per l’intera filiera.
Il Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola nel 202 il 45% del mercato mondiale di questo comparto e il 28% del mercato globale di chiusure per vino; conta un totale di 56 filiali di cui 22 distribuite nei principali Paesi produttori di vino. Il Gruppo Amorim esporta in più di 100 Paesi e ha le sue aziende in 28 Paesi nei cinque continenti.

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