Renato Zaghini rimane alla presidenza del Consorzio Tutela Grana Padano. E’ stato confermato all’unanimità nella prima riunione del Consiglio d’Amministrazione, a sua volta eletto nell’assemblea generale il 18 aprile scorso.
Mantovano, sessantotto anni, sposato, due figli, Zaghini è da 25anni presidente del Caseificio Europeo Società Agricola Cooperativa di Bagnolo San Vito (Mn). 
“Questa rielezione mi onora e mi commuove ancora più della prima – commenta Zaghini -. Eravamo in pieno lockdown, avevamo davanti un futuro indecifrabile e pieno di incognite. Assunsi con tutti i vertici del Consorzio e con gli associati un impegno verso le oltre 3.800 stalle e i 50mila soggetti coinvolti nella filiera: non avremmo lasciato a terra una sola goccia di latte. Oggi, i dati della produzione, che con 5.456.500 forme prodotte nel 2023 ed un aumento del 4,69 % rispetto all’anno precedente ci confermano il formaggio DOP più consumato nel mondo e con un export superiore al 48% delle forme marchiate vendute all’estero, dimostrano che da quel tunnel siamo usciti. Ma questo successo non ci consente affatto di dimenticare che le guerre ai confini dell’Europa e in Medio Oriente sono altre pericolose emergenze con le quali un player mondiale come il Grana Padano si deve confrontare”.
Zaghini sottolinea gli impegni fondamentali fissati nell’ultima Assemblea Generale e quindi al primo posto nell’agenda sua e di tutto il Consorzio. “La produzione resta sotto attenta osservazione ed il CdA rinnovato dovrà innanzitutto varare il nuovo piano produttivo, uno strumento ideato 20 anni fa proprio dal Consorzio Grana Padano in una situazione pesante per tutto il settore lattiero caseario, che non solo ha portato il Grana Padano alla sua leadership, ma ha pure aperto la strada a numerose altre realtà del settore”.

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