Meglio essere concreti fin da subito: il valore aggiunto del vino a Montepulciano equivale a circa un miliardo di euro, tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. I vigneti del Vino Nobile di Montepulciano, sono quindi una realtà economica forte. Fatto che fa ancor di più apprezzare la notizia della loro iscrizione nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici. A firmare il documento il Ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli che ha così permesso formalmente al territorio della prima Docg d’Italia di far parte dell’elenco di zone che dell’agricoltura hanno fatto non solo un aspetto economico, ma anche storico, culturale e paesaggistico. Vediamo i motivi dell’iscrizione al Registro. – Il paesaggio. Le aree collinari su cui sorgono i borghi storici di Montepulciano, Pienza e Monticchiello sono caratterizzati da un’alternanza di vigneti e oliveti, permanenze dell’antica promiscuità colturale dei secoli passati. Se le vigne, specie nel caso di Montepulciano, hanno mantenuto un’importanza economica primaria grazie alla crescente popolarità del Vino Nobile di Montepulciano, anche l’olivicoltura tradizionale di grande importanza storica, culturale e paesaggistica caratterizza il paesaggio. – L’economia. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.245 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 357 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 74 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi nel settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel corso dei secoli le attività economiche prevalenti sono rimaste l’agricoltura e la trasformazione dei prodotti agricoli, mentre il turismo rurale ha assunto un valore crescente grazie al mantenimento della qualità del paesaggio.

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