Il biologico è uno dei driver principali per la transizione del sistema agroalimentare verso la sostenibilità. Occorre quindi approvare la legge sul biologico, dopo anni di attese. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, in occasione dell’evento d’apertura di B/Open, la prima fiera B2B dedicata al comparto. La legge nazionale sul biologico, insieme ai fondi del Piano, sono i pilastri necessari per la costruzione del futuro agricolo del Paese, come chiede l’Europa con il Green Deal. L’Italia è leader europeo del settore con 80.000 operatori e oltre 2 milioni di ettari coltivati. Il carrello della spesa bio degli italiani ha superato nel 2021 i 4,5 miliardi e oggi il biologico vale il 6% delle esportazioni agroalimentari tricolori, regalando al Paese il secondo posto nella classifica mondiale dell’export di prodotti bio, subito dopo gli Stati Uniti.
La nostra agricoltura deve mirare all’ulteriore sviluppo del bio, per rispondere alle scelte d’acquisto dei consumatori, sempre più orientati al green, e per guadagnare in sostenibilità, ambientale ed economica, puntando sui distretti biologici.

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