Va detto con soddisfazione: il voto in plenaria della Parlamento europeo sul Piano di azione per la lotta contro il cancro restituisce un testo globalmente equilibrato e migliorativo, specie per quanto riguarda il vino poiché è stato eliminato l’approccio che non distingueva l’uso moderato e consapevole di vino dall’abuso di sostanze alcoliche, che avrebbe penalizzato pesantemente il comparto vitivinicolo, considerando quale fattore di rischio il consumo di alcol in sé. Complessivamente nel documento – che contiene linee guida importanti per la salute dei cittadini europei in tema di prevenzione del cancro e di accesso alle cure – rimangono tuttavia alcuni riferimenti che avranno inevitabili ricadute sulle politiche di promozione dei prodotti agroalimentari. Comunque, con oggi la UE si prepara ad avere un piano europeo contro il cancro non solo ambizioso, ma anche capace di tenere in considerazione le tradizioni, culturali e culinarie dell’intero continente, senza demonizzare alcun settore.
Esiste una differenza netta tra l’abuso di alcol, da combattere dati i rischi che ne derivano in termini di salute pubblica, e il consumo moderato e responsabile di vino e bevande alcoliche, che può avere effetti positivi, in particolare per quanto riguarda le malattie cardiovascolari. Grazie al voto favorevole di quasi il 60% del Parlamento è stato ripulito il campo da ogni dubbio su questa differenza, chiedendo maggiore prevenzione contro il consumo nocivo di bevande alcoliche.
Inoltre è stata eliminata la richiesta insensata di inserire sulle bottiglie di vino avvertenze sanitarie come sui pacchetti di sigarette.
Va anche detto che dopo questa votazione l’UE si dota di un vero, ambizioso piano europeo contro il cancro, che rappresenta un passo avanti fondamentale e decisivo nella lotta ai tumori, basata su prevenzione e riduzione dei rischi nocivi associati a stili di vita poco sani.
“Vogliamo colpire ogni forma di abuso – dichiarano Paolo De Castro, Herbert Dorfmann e Pina Picierno, membri della commissione Agri del Parlamento europeo, al termine delle votazioni da parte dell’Eurocamera sugli emendamenti alla relazione della commissione parlamentare contro il cancro (Beca) – e non discriminare interi settori senza il supporto di evidenze scientifiche”.

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