Da giovedì il via alla 29^ edizione del Concours Mondial de Bruxelles, che si svolgerà per quattro giorni a Rende (Cosenza) dal 19 al 22 maggio.
310 professionisti degustatori provenienti da 45 nazioni, suddivisi in commissioni, valuteranno le migliaia di campioni internazionali in concorso. E ai degustatori internazionali l’organizzazione e la Regione Calabria, come ha sottolineato l’Assessore all’Agricoltura Giancarlo Gallo, offrono anche un intenso programma di intrattenimento con Masterclass tematiche, che faranno seguito al benvenuto inaugurale a cura del Consorzio Terre di Cosenza, nella storica Villa Rendano. Rende sarà, comunque, la base, ma tour ed escursioni toccheranno la provincia di Cosenza, a Vibo, Pizzo e Lamezia ma anche le aree di Cirò, Melissa, Reggio Calabria e Bivongi.

Giancarlo Gallo


“Le aziende calabresi – sottolinea il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto – stanno facendo passi da gigante, investendo molto sulla qualità, sulla sperimentazione, sulla competenza. La nostra azione è rivolta principalmente a creare sempre di più opportunità di crescita in questo settore che è davvero cruciale per lo sviluppo economico del territorio”.

Roberto Occhiuto


Sono complessivamente 7.376 i vini internazionali in Concorso, di cui 5.083 Rossi e 2.293 Bianchi, provenienti da circa 40 Paesi. E quest’anno le iscrizioni fanno balzare l’Italia al secondo posto con 1.396 iscritti, dopo la Francia (1.645) e prima della Spagna (1.368). E nell’alto numero di vini italiani in competizione insieme a regioni habituè del Concorso come Sicilia (202 etichette in gara), Toscana (186), Puglia (185) e Veneto (105), spicca la partecipazione della Calabria con ben 143 etichette, grazie all’importante lavoro di sensibilizzazione svolto dalla Regione Calabria e da ARSAC – Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese.
I produttori calabresi hanno risposto con grande entusiasmo e nella task force regionale di 143 iscritti, sono rappresentate con ben 11 DOP e IGP tra cui Calabria IGT (82), Terre di Cosenza DOC (24) e Cirò DOC (18). Va detto che il Concorso rappresenta una grande occasione di visibilità per il settore vitivinicolo calabrese che vanta un primato, quello di essere la terra delle “origini del vino”, grazie all’arrivo della vite dall’oriente, 2500 anni fa, che in Calabria si è acclimatata e poi da qui diffusa, con rinnovate caratteristiche, in tutta l’Europa occidentale.

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