Leonardo Boff, teologo brasiliano (1938), è uno dei padri della Teologia della Liberazione. Professore di Etica, Filosofia delle religioni ed Ecologia all’Universida de Estadual di Rio de Janeiro, già frate minore e presbitero – nel 1992 abbandonò l’Ordine a seguito di divergenze con la Santa Sede, si è sempre schierato dalla parte degli ultimi. L’avvento al soglio pontificio di papa Francesco ha costituito per lui un segnale di grande speranza. È autore di molti libri in cui traspare anche il suo pensiero «ecologista» incentrato sulla convinzione che la Terra è un organismo vivente di cui l’uomo è parte integrante.  Esce ora in edizione economica, anche in formato e-book, la sua lucida riflessione sull’ambiente: “Forse la Terra si salverà” (TS Edizioni, Milano 2022).

Vediamo di cosa ci parla Boff? L’attuale situazione mondiale presenta molteplici fattori di crisi che mettono a rischio la continuità della nostra civiltà e perfino la sussistenza della vita sul pianeta. Quali sono le alternative possibili all’odierno modello di sviluppo basato sul profitto e sullo sfruttamento illimitato delle risorse? Possiamo anticipare la grande crisi della Terra e trasformare una possibile tragedia in una nuova convivenza con la natura e tra i popoli? Scrive nel preambolo l’autore: «Tuttavia crediamo e speriamo che i dolori di questo tempo non siano i rantoli di una persona agonizzante, ma piuttosto le doglie del parto di un altro tipo di mondo che ci permetterà di continuare a vivere su questo piccolo e grazioso pianeta Terra». E continua: «Intuiamo che non si arriverà a un collasso improvviso, come succede a una persona che, mentre conversa tranquillamente, cade improvvisamente per terra, fulminata da un infarto. È vero che abbiamo aggredito eccessivamente la Madre Terra, eppure lei, nonostante sia malata, continua a donarci con generosità ciò di cui abbiamo bisogno. Ma fino a quando? Ne vediamo già i limiti fisici, per cui non possiamo andare oltre, per non rischiare che lei non ci permetta più di continuare a calpestare il suo suolo. La sua capacità di sopportazione, la famosa “resilienza”, ha un limite che non può essere superato».

Leonardo Boff indica una rotta per evitare la nostra distruzione: cambiare modo di vivere e seguire la Natura, che ha sempre trovato una via d’uscita e di crescita. Attraverso una ricognizione documentata sull’evoluzione del cammino umano, un percorso accessibile che parte dal cuore. Spiega Boff: «Si prende sul serio il grave avvertimento con cui si apre la Carta della Terra:“Ci troviamo ad una svolta critica nella storia del Pianeta, in un momento in cui l’umanità deve scegliere il suo futuro… La scelta sta a noi: o creiamo un’alleanza globale per proteggere la Terra e occuparci gli uni degli altri, oppure rischiamo la distruzione, la nostra e quella della diversità della vita” (Preambolo). Come è facile dedurre, la situazione è preoccupante e richiede la collaborazione di ognuno nella costruzione di un’Arca di Noè che possa salvarci tutti. (…) Se il rischio è grande, maggiore dovrà essere la possibilità di salvezza, perché il senso prevale sull’assurdo e la vita avrà sempre l’ultima parola». E, a proposito di questo libro: «È con questo spirito di urgenza che sono state elaborate le seguenti riflessioni, nella fiducia incrollabile che abbiamo ancora un futuro e che la Madre Terra potrà continuare generosamente ad accoglierci».

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