In tavola per apertura baccalà all’istriana (ovvero mantecato) su crostini di pane nero o di polenta abbrustolita, insalata piovra e sedano, alici marinate o in saor; poi Bigoli con crostacei o muscoli, Brodetto; per secondo, Filetto di branzino croato al forno con patate e pomodorini e/o frittura di mare; e per chiudere lo Strucolo de pomi.
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Una cena, come tradizione di questi incontri, ripresi al ristorante “Perché” di Roncade (TV), dopo lo stop imposto dalla pandemia, per fare “memoria” delle vicende legate all’esodo da Istria, Fiume e Dalmazia, avvenute nell’immediato dopoguerra, guardandole da angolature culturali inedite. Protagonista quest’anno con la cucina, “ospite fissa”, lo sport.
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Grande ospite Abdon Pamich, uno dei monumenti viventi della marcia azzurra, esule fiumano: oro olimpico alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964 nella 50 km, oltreché bronzo a quella di Roma del 1960. Più due ori agli Europei e tre ai Giochi del Mediterraneo, oltre a 40 titoli italiani e a vari record. Un vero fenomeno. Pamich, novantenne il prossimo il 3 ottobre, ha accolto con entusiasmo l’invito a partecipare all’incontro gastro-culturale “Sportivi giuliano dalmati d’oro – Storie di ieri e di oggi”, dedicato appunto ai campioni dello sport giuliano dalmati che si è tenuto al ristorante “Perché” di Roncade (Treviso), per celebrare il “Giorno del Ricordo”, e organizzata da Italia Giacca presidente onorario di ANGVD del Veneto, l’associazione degli esuli, dal Perché, con il coordinamento giornalista Renato Malaman.
Lunga la lista dei campioni “esuli” indimenticabili: da Ottavio Missoni di Zara (lo stilista che da ragazzo fu finalista nei 400 metri ostacoli alle Olimpiadi di Londra del 1948); a Mario Andretti di Montona, campione del mondo di F1 nel 1978; e Nino Benvenuti di Isola d’Istria, oro nel pugilato ai giochi olimpici di Roma del 1960. Ma anche Agostino Straulino di Lussinpiccolo, nella vela (classe Star), nel 1952 a Helsinki, più 4 ori mondiali e 11 europei. Poi Ezio Loik, calciatore del Grande Torino, i fratelli Varglien, fiumani che approdarono alla Juventus; Orlando Sirola, altro fiumano che fece coppia con Nicola Pietrangeli nel tennis. Una galleria di campioni lunghissima, celebrata anche da quelli presenti, come Nidia Pausich, cestista, 5 volte campione d’Italia nel basket a Vicenza; Franco Luxardo, ex campione europeo di scherma; Flavio Asta, plurititolato nel lancio del disco e del peso; Margherita Granbassi, attuale conduttrice tv e campionessa di scherma.
In chiusura, come detto, la tradizionale cena istriana di mare curata quest’anno dalla brava Anna Maria Pellegrino, studiosa della cucina, e da Luca Boldrin del ristorante Perché.
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