75 milioni di fatturato e 120 dipendenti con l’imperativo “mai fermarsi”; ed ecco che ancora una volta a Conselve (PD) hanno saputo unire tradizione e innovazione per migliorare la produzione e ridurre l’impatto ambientale. Dove? Alle Distillerie Bonollo, dove è stato inaugurato il primo impianto di produzione di biometano allacciato direttamente alla rete di distribuzione di Italgas. Così Elvio Bonollo, membro della famiglia e responsabile marketing. “Per noi si tratta di un ulteriore passaggio nella logica dell’economia circolare da sempre presente nelle nostre logiche produttive”.


“L’impianto che abbiamo inaugurato è il primo impianto nella storia di Italgas che riceve un gas diverso dal metano. Si tratta infatti del primo impianto di allacciamento biometano. Un momento importante anche per noi”, segnala Pier Lorenzo Dell’Orco, Ad di Italgas Reti. Infatti Italgas, nel suo piano strategico 2022-28, ha previsto di realizzare 150 connessioni di impianti biometano come quello di Bonollo.
Vediamo i numeri: l’impianto di Conselve, costato circa 3 milioni di euro, produce biometano a partire dai residui liquidi della distillazione per la produzione della famosa grappa Bonollo, per un totale di circa 2,5 milioni di metri cubi/anno, sufficienti, segnalano i tecnici, a soddisfare i consumi di 3mila famiglie. Si allunga così la filiera agricola di cui siamo con orgoglio parte, ricorda Elvio Bonollo, perchè il ciclo delle vinacce ora produce anche energia…
“Un impegno in linea con gli obiettivi che la UE ha dato ai Paesi membri”, sottolinea Dell’Orco, ed indicati nel piano REPowerEu, che punta a sostituire il 25% del gas proveniente dalla Russia con il biometano. In Italia la produzione di biometano copre oggi solo il 5% del fabbisogno; il target è arrivare al 15% entro il 2030. Italgas investirà 8,6 miliardi nei prossimi 5 anni in gran parte per l’ammodernamento e la digitalizzazione della rete.

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