La recente alluvione ha devastato soprattutto in Romagna oltre 5mila aziende agricole e allevamenti; una zona importante per la nostra agricoltura. Ai danni sulla produzione agricola si aggiungono quelli alle strutture come gli impianti dei frutteti, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse senza contare la necessità di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali.
Vediamo alcuni numeri e le varie colture compromesse. Secondo Coldiretti, l’alluvione ha invaso i campi con la perdita di almeno 400 milioni di chili di grano nei terreni allagati dell’Emilia Romagna, dove si ottiene circa 1/3 del grano tenero nazionale, in un contesto internazionale particolarmente difficile. Ma l’esondazione ha sommerso anche i frutteti “soffocando” le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare quasi 15 milioni di piante tra pesche, nettarine, kiwi, albicocche, pere, susine, mele, kaki e ciliegi.
Ma anche la zootecnia è in ginocchio. Preoccupante è la situazione anche per i 250mila bovini, maiali, pecore e capre allevati nelle stalle della Romagna alluvionata dove si contano anche circa 400 allevamenti avicoli, tra polli, galline da uova e tacchini dove si evidenziano purtroppo diverse situazioni di criticità con migliaia di animali morti e affogati.
In questi territori sono consistenti anche le produzioni di mais, orzo, girasole, soia, erba medica;  dal punto di vista economico molto rilevanti poi le colture da seme per cereali, bietole, girasole, erba medica ed ortaggi con migliaia di ettari coltivati completamente coperti dal fango. Sott’acqua anche ulivi e vigne che sono stati anche travolti dalle frane nelle aree collinari.


Tutto questo significa che sono a rischio almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione.
Ma il danno più grave sono i 15 morti, e i gravi disagi alla popolazione, cui va il nostro pensiero e la nostra solidarietà…

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