La Commissione Europea ha presentato una proposta di semplificazione della PAC, che dovrà ora essere valutata anche dal Parlamento Europeo. Un atto che precede peraltro importanti discussioni riguardanti, oltre alla presentazione del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, anche la proposta sulla Politica agricola post 2027, entrambe programmate per il mese di luglio. Ipotesi accolta generalmente in modo favorevole dalle organizzazioni professionali agricole italiane.

“Accogliamo con favore le proposte di semplificazione della Commissione che si inseriscono in un percorso già avviato lo scorso anno e che comprende diversi interventi riguardanti la condizionalità, forme semplificate di supporto agli investimenti per i piccoli agricoltori, maggiore possibilità di utilizzo dei costi standard, ma anche semplificazioni rispetto alla procedura di modifica dei Piani strategici nazionali e l’eliminazione anche degli ultimi legami tra gli aiuti della Pac e il Green Deal”. Così la Coldiretti nel commentare le modifiche presentate dal Commissario all’agricoltura e alimentazione Christophe Hansen, insieme al Vice-presidente esecutivo della Commissione Raffaele Fitto e al Commissario all’Economia, produttività, attuazione e semplificazione Valdis Dombrovskis, che però non condivide l’uso delle risorse della Pac per i nuovi strumenti sulla crisi nell’ambito dei pagamenti diretti e dello sviluppo rurale: fondamentale avere fondi per le crisi, ma trattandosi di un interesse più generale, il finanziamento dovrebbe essere effettuato con disponibilità non sottratte agli agricoltori.

Per Cia-Agricoltori Italiani si tratta di “un altro passo avanti per meno burocrazia a carico degli agricoltori, da anni gravati da oneri, restrizioni e solo deboli riconoscimenti, un controsenso eclatante per politiche che dovrebbero salvaguardare la vera agricoltura. Un segnale d’apertura, quindi, che accogliamo positivamente riservandoci un’analisi più accurata, che introduce una maggiore flessibilità per le norme della condizionalità e degli eco-schemi, l’attenzione ai piccoli agricoltori, ai produttori del biologico e ai giovani, a nuove forme di supporto contro la crisi climatica e a più incentivi per la gestione del rischio”.

Per Confagricoltura “il nuovo sistema proposto da Bruxelles va incontro alle richieste più pressanti degli agricoltori, che da tempo denunciano un eccessivo peso burocratico e amministrativo nelle procedure correlate alle misure della Pac”. Ma, “è importante – sottolinea – che il pacchetto di semplificazione sia comunque un vantaggio di tutte le imprese, non solo dei piccoli agricoltori, in modo che l’obiettivo della maggiore competitività del settore primario europeo sia tangibile su scala globale”. L’ipotesi proposta interviene infatti sul regime di pagamento per i piccoli agricoltori, semplificando il sistema dei controlli ambientali, introducendo, tra l’altro, il principio di un solo controllo in loco all’anno per azienda, favorisce una migliore gestione digitale della Pac con l’intenzione di rafforzare il principio di fiducia da parte delle imprese agricole e incoraggiare gli investimenti. Viene anche rafforzata la gestione delle crisi e semplificate le procedure per le amministrazioni nazionali con maggiore flessibilità per gli Stati membri nell’adeguare i piani strategici nazionali.

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