Quella di Pantelleria, straordinaria isola enoica al largo della Sicilia occidentale, è una viticoltura eroica perché “vuole” un apporto di mano d’opera qualificata e fortemente motivata. Sull’isola del sole e del vento, la pratica agricola della coltivazione dello Zibibbo ad alberello ha ricevuto il prestigioso riconoscimento Unesco e perché questo straordinario patrimonio immateriale abbia un futuro, è fondamentale che i giovani locali studino viticoltura e poi tornino sull’isola per mettere a frutto le competenze acquisite. Una bella idea che nasce da un fatto increscioso. Era il settembre del 2018 quando l’azienda Marco De Bartoli subì a Pantelleria il furto dell’uva passa appena prodotta dopo quella vendemmia. Un atto ignobile che aveva sottratto alla cantina i frutti di un anno di duro lavoro arrecando loro un grave danno economico ed una terribile ferita morale anche per tutta l’isola. Allo shock della notizia, i produttori del Consorzio Pantelleria Doc guidato dal Presidente Benedetto Renda reagirono prontamente, decidendo di donare parte della propria produzione di uva passa ai De Bartoli per permettere loro di produrre comunque il Passito di quell’annata. Lo sforzo corale andò oltre e portò a delineare un progetto più ampio: nacque il “Passito della Solidarietà”. Si decise infatti che la solidarietà dei produttori potesse generare altri buoni frutti; ecco così il finanziamento, tramite le vendite di questo assolutamente speciale Passito, di borse di studio a sostegno di giovani panteschi che studieranno viticoltura ed enologia e che potranno essere i protagonisti del ricambio generazionale nell’isola. 

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