Querelle Prosecco DOCG, il Ministero scende in campo e alza il cartellino giallo. E lo fa, scrivendo:”Il comitato elettorale, ove non abbia già provveduto, dovrà procedere alla riapertura delle candidature, ritenendosi superate quelle pervenute per la elezione del CdA entro il 13 marzo, in quanto le stesse potevano in ipotesi riferirsi a dati derivanti da campagne vendemmiali precedenti e del pari non tenevano conto della candidatura di soci che si erano all’epoca appena iscritti al consorzio di tutela. Nel caso in cui si debba procedere alla riapertura delle candidature, il termine fissato per provvedere al rinnovo delle cariche è procrastinato al 31 marzo 2021”. Un avvertimento che la maggioranza che controlla il CdA, capitanata da Lodovico Giustiniani, produttore e presidente di Confagricoltura veneto, non sembra voler seguire in quanto il Consiglio, riunitosi mercoledì 3 Marzo, ha deciso glissare la richiesta del MiPAAF e non posticipare l’Assemblea dal 15 al 31 Marzo per riaprire le candidature al nuovo CdA. Ministero che era stato sollecitato da un ricorso dell’escluso Fabio Piccolin, rappresentante della Coldiretti, dalle candidature all’assemblea elettiva. A dire il vero la situazione è delicata in quanto l’elezione del nuovo Consiglio avrebbe dovuto tenersi un anno fa, la prorogazio quindi è già al limite. Logica suggerisce che la minoranza probabilmente procederà con un nuovo ricorso, al quale il MiPAAF potrebbe reagire con decisioni che, è d’obbligo il condizionale, potrebbero comportare anche quella di togliere al Consorzio la rappresentanza della denominazione, che potrebbe comportarne il commissariamento.

Share:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *