E’ tempo di Natale, il cui significato è anzitutto certamente quello cristiano, della venuta dell’Emmanuele, il Dio-con-noi, la nascita di Gesù. Ma la celebrazione di questo grande evento storico, tradizionalmente si attualizza in famiglia con feste ed eventi. E segni. Lo stare insieme nel tempo di Natale ha quindi le sue liturgie, mangiare di magro la vigilia, un menù particolare che, per l’Italia, cambia da regione a regione; e poi il gran finale, il taglio del panettone, che accomuna tutto lo stivale. È pure perciò il tempo del panettone, anche se pasticceri evoluti, come Dario Loison, il re del panettone, che ha portato in tutto il mondo questa complessa e morbida eccellenza italiana partendo da Costabissara (VI), sostengono che panettone tutto l’anno non è un’utopia. Forse per questo sta crescendo nel nostro paese una corsa al panettone tradizionale, ogni pasticcere propone la sua versione, che spesso valorizza le peculiarità che il territorio sa esprimere. Il tutto condito dalla fantasia e dall’abilità del mastro produttore, che permette a questo dolce unico e complicato da realizzare di essere sempre nuovo e per questo amato.
Un buon Panettone deve sempre avere la sua caratteristica fruttata, e in questa logica ci sembra che con questa sorta di azzardo siculo-giapponese si sia giunti ad una punta di particolare intensità. Il panettone Pistacchio Matcha di Dario Loison pertanto si propone come incontro di una tradizione tutta italiana con un rituale millenario.


Perché unire il Pistacchio al tè verde Matcha? «Abbiamo fatto un lungo e ciclopico lavoro di ricerca e studio – risponde Dario Loison – non solo nel nostro laboratorio. Il risultato è stata la scelta di un particolare e selezionatissimo tè verde Matcha delle colline di Uji, Kyoto, ottenuto attraverso meticolose procedure di controllo qualitativo, consapevoli che tale selezione sarà apprezzata dal nostro ampio pubblico gourmet composto da amici, chef e appassionati sempre più attenti, informati e alla ricerca della qualità. Con questo abbinamento aspiro ad elevare l’atto dell’assaggio imprigionando la vista, incuriosendo l’olfatto, avvolgendo il palato”.


Attenzione, una sensazione che non si rivela al primo morso, ma assaggio dopo assaggio attraverso un cuore di crema di Pistacchio Verde di Bronte Dop, morbida uvetta sultanina e una golosa copertura di cioccolato bianco ricco di burro di cacao e sentore di vaniglia, arricchito da preziosa polvere di tè Verde Matcha, granella di pistacchi e pistacchi verdi di Bronte Dop interi. Anche gli altri ingredienti vengono selezionati in base alle eccellenze territoriali: dal fior di farina allo zucchero italiano, dal sale marino integrale di Cervia alla vaniglia Mananara del Madagascar (P0residio Slow Food), senza escludere i preziosi ingredienti aromatici, valutati con estrema cura e creatività.
Il Matcha poi, per chi non lo conoscesse, è invece un pregiato tè verde giapponese ottenuto dalla lenta macinatura a pietra delle foglie, fino a diventare una polvere sottile palpabile come il talco. La sua caratteristica è l’intenso colore verde brillante e un sapore particolarmente complesso che vira verso l’erbaceo, molto avvolgente e un retrogusto amarotico. Un panettone al sol levante e mediterraneo, dove il verde è sinonimo di qualità e piacevole intrigo.

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