Ruggero Lenti, piemontese, laureato in medicina veterinaria all’Università di Torino, Amministratore delegato e DG della “Lenti Ruggero Spa”, azienda di famiglia arrivata alla quarta generazione, è il nuovo Presidente di ASSICA, l’organizzazione nazionale di categoria che, nell’ambito della Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine e dei Salumi. Lenti subentra a Nicola Levoni, che ha ricoperto il ruolo dal 2015 ad oggi. L’elezione, avvenuta a scrutinio segreto, ha designato anche la squadra di presidenza, così composta: Lorenzo Beretta (Area Rapporti con La Distribuzione); Ivano Chezzi (Area Economica); Pietro D’angeli (Area Rapporti di Filiera); Donato Didonè (Area Sostenibilità), Romeo Gualerzi (Area Rapporti con i Consorzi); Claudio Palladi (Area Export); Filippo Villani (Area Sindacale); Giorgia Vitali (Area Giuridico-Sanitaria). “Sono onorato della fiducia accordatami, ancor di più pensando ai Presidenti che mi hanno preceduto e che hanno fatto la storia della salumeria italiana”, ha affermato il neopresidente. “Tra i miei obiettivi c’è sicuramente la volontà di comunicare ai consumatori la qualità dei nostri prodotti in modo sempre più chiaro e scientifico che, negli ultimi anni, visto i progressi tecnologici che ci sono stati a livello di tutta la filiera, hanno migliorato notevolmente le proprietà nutrizionali e organolettiche”… “Sul fronte dell’export, intendo continuare l’incessante lavoro di apertura di nuovi mercati per i nostri prodotti, oltre a mantenere salde le posizioni già raggiunte. Nel 2020, nonostante le difficoltà a causa della pandemia abbiamo comunque registrato nell’export una crescita a valore del +2,5%.” ha concluso Lenti. Nel 2020 il fatturato del settore è stato di 8.237 milioni di euro, con un calo del 3,3% rispetto al 2019 (8.522 milioni di euro). La produzione di salumi ha registrato una flessione, attestandosi a 1,093 milioni di tonnellate da 1,176 del 2019 (-7,1%). In calo è risultato anche il valore alla produzione che ha mostrato una flessione più contenuta, scendendo a 7.927 milioni di euro (-3,6%) da 8.225 milioni del 2019. Per quanto riguarda l’export, secondo le elaborazioni di Assica sui dati ISTAT, nel 2020 le spedizioni all’estero dei salumi italiani hanno riguardato 170.137 ton per un fatturato di 1.626,7 milioni di euro, registrando una flessione a volume (-7,2%), ma una crescita a valore (+2,5%). La struttura dei consumi interni ha visto ancora al primo posto il prosciutto cotto, con una quota pari al 27,2% del totale dei salumi, seguito dal prosciutto crudo al 21,8%, da mortadella/wurstel scesi al 19%, dal salame all’8,1% e dalla bresaola al 2,5%. Chiudono gli altri salumi al 21,3%.

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