È una bevanda dalle origini antichissime: sulla birra esistono testimonianze incise nella pietra, in scrittura cuneiforme, che accertano la sua nascita circa 5000 anni fa, nelle terre comprese tra il Tigri e l’Eufrate, al tempo dei Babilonesi. Qualche millennio più tardi, Hammurabi – sesto re della prima dinastia babilonese degli Amorrei, che regnò dal c. 1792 a.C./1750 a.C., ricordato come il primo legislatore del mondo -, dettava il suo famoso codice dedicando un capitolo alla birra, alla sua produzione e alla sua distribuzione. Il suo utilizzo fu poi a lungo legato alla dimensione magica; veniva infatti servita come ricostituente ai viandanti e pellegrini che avevano compiuto un lungo viaggio ed era una bevanda naturalmente sterilizzata. Il consumo di birra si diffuse anche per questo; il luppolo, inoltre, conferisce alla bevanda proprietà antisettiche. In Italia furono gli Etruschi a sviluppare le tecniche per fare la birra e a trasmetterle, tramite i Romani, fino a noi. La birra degli antichi era torbida e amara. Esistono reperti storici che mostrano come gli Antichi Egizi, ad esempio, la bevessero con una lunga cannuccia per filtrare i residui al momento del consumo. Nel Medioevo furono i monaci a fare in modo che questa tradizione già millenaria non andasse perduta. Ancora oggi si bevono molte birre con ricette perfezionate nei monasteri del Nord Europa, come le birre trappiste, ad esempio. Anche i Celti erano dei grandi estimatori di birra, così come lo sono i loro discendenti. Quella del 1516, è una data storica per la Germania e per tutto il mondo della birra: è l’anno dell’editto di purezza, a firma di Guglielmo IV di Baviera, che ha regolamentato la produzione e la vendita della birra. Ma la sua storia nel territorio tedesco nasce molto prima. Avendo a disposizione poca uva, perché la loro latitudine è poco favorevole alla coltivazione della vite, i popoli germanici iniziarono molto presto a lavorare la materia prima più diffusa da quelle parti: i cereali. Dopo la Rivoluzione Industriale, nuovi strumenti come il termometro e il densimetro hanno permesso ai mastri birrai di sperimentare, iniziando a selezionare i migliori malti a seconda del loro livello di fermentazione e ad avere sempre più controllo sui processi di fermentazione, in base ai quali oggi distinguiamo i diversi tipi di birra.

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