Il cambiamento climatico sta depauperando le risorse idriche del pianeta poiché la riduzione delle precipitazioni e la crescente irregolarità nella loro distribuzione non permette di bilanciare i consumi e di ricostituire le riserve. Secondo un recente rapporto della FAO, tali riserve si sono ridotte del 20% in vent’anni, portando a 1,2 miliardi il numero di persone che vivono in aree con un forte deficit idrico. L’emergenza riguarda anche l’Europa, in particolare il bacino del Mediterraneo che – avverte l’Agenzia Europea dell’Ambiente – è sempre più interessato da fenomeni di desertificazione. In uno scenario caratterizzato da una domanda crescente di derrate alimentari, l’agricoltura deve necessariamente aumentare le rese produttive ma senza aggravare il deficit idrico, e la risposta è proprio nel ricorso a soluzioni tecnologiche avanzate. L’uso sostenibile delle risorse idriche quindi è uno dei temi centrali di EIMA International, la grande kermesse della meccanica agricola che si terrà a Bologna dal 19 al 23 ottobre prossimo. Infatti alle tecnologie per l’irrigazione e la gestione dell’acqua la rassegna bolognese riserva un ampio spazio, il Salone Idrotech che, esteso su oltre 10 mila metri quadrati di area espositiva, conferma il successo ottenuto in occasione del suo debutto all’EIMA del 2018. Ad oggi oltre 250 industrie espositrici, delle quali circa 100 estere, hanno già confermato la loro partecipazione ma – secondo FederUnacoma, organizzatrice diretta della manifestazione bolognese – il loro numero potrebbe ancora aumentare in considerazione dell’importanza strategica che il tema dell’acqua ha assunto in questi anni e quindi della crescita della domanda di tecnologie più avanzate. Sistemi di pompaggio e filtraggio, sistemi per l’erogazione dell’acqua dagli “sprinkler” ai carri a naspo, dalle ali piovane fino ai mezzi per la fertirrigazione, e tutta la componentistica specifica comprese le centraline e i dispositivi di controllo più avanzati, sono l’ampia gamma di prodotti che EIMA Idrotech proporrà anche grazie ad un programma di convegni e seminari tecnici con Università e istituzioni inseriti nel contesto della rassegna.

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