“L’assemblea ha deciso di rinviare al Ministero la decisione finale sul numero di seggi, ha commentato il presidente uscente Innocente Nardi. Mi farò tutore del fatto che i soci possano votare, il prima possibile, rispettando le leggi. Per questo chiederò subito un incontro. Ricordo che su altre decisioni siamo uniti: abbiamo votato quasi all’unanimità il blocco degli impianti per tre anni e la nuova gestione degli stoccaggi”. Fumata nera quindi a Pieve di Soligo (TV) per l’attesissima assemblea dei Soci del Consorzio del Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG, che doveva eleggere il nuovo CdA, atteso ormai da un anno. I soci hanno deciso di rinviare nuovamente la consultazione, in attesa di un (ennesimo) chiarimento del Ministero dell’Agricoltura sulla corretta rappresentanza delle categorie di viticoltori, vinificatori e imbottigliatori all’interno del Consiglio di Amministrazione. Il confronto online ha avuto questo esito: 13.905 voti a favore, 10.846 contrari e 1.685 astenuti; in percentuale il 52% si è espresso per il rinvio, mentre il 41% voleva votare. Il dibattito è stato vivace, le parti sono agguerrite. Una posizione per tutti quella di Lodovico Giustiniani (viticoltore e Presidente di Confagricoltura veneto), schierato dalla parte de “i ribelli” che dice:”Questo ennesimo rinvio non è in alcun modo giustificabile, la situazione ormai è insopportabile. E sarebbe assurdo pensare che si stia bloccando lo sviluppo della denominazione solo per una questione di contrapposizioni personali”. In sintesi sono state disattese le aspettative di Confagricoltura, Coldiretti e Unindustria; il 52% vuole regole che diano più peso alle cantine.

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