La Commissione salute e consumo del Congresso spagnolo con l’appoggio della quasi totalità dei partiti ha approvato una proposta di risoluzione non legislativa per chiedere al governo di Madrid di mantenere volontario il sistema di etichettatura nutrizionale Nutriscore, fino al raggiungimento di un accordo a livello UE su una etichettatura nutrizionale fronte pacco (FOPNL) armonizzata. Con questa frenata della Spagna sul Nutriscore si indebolisce quindi il fronte dei Paesi favorevoli al sistema di etichetta nutrizionale a colori che, segnala Coldiretti,  finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole come quelli mediterranei come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma, per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. In gioco c’è lo storico record di oltre 46,1 miliardi di esportazioni agroalimentari Made in Italy del 2020 con un aumento dell’1,7% realizzato in piena pandemia Covid in controtendenza rispetto agli altri settori produttivi. Le discussioni in sede di Consiglio UE – riferisce la Coldiretti – fanno già intravedere una sostanziale divisione in due fronti: se la Francia guida un consistente fronte pro-Nutriscore con l’appoggio della Germania, l’Italia si sta muovendo per rafforzare ulteriormente una coalizione a supporto di un sistema armonizzato, che sia diverso dal Nutriscore e che vada a rivedere alcuni dei principi e idee alla base del sistema francese, supportato anche formalmente al momento da Repubblica Ceca, Romania, Cipro, Grecia e Ungheria.

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